Radiologia

Visita specialistica

La radiologia diagnostica è quella branca della radiologia medica che comprende tutte le procedure diagnostiche e interventistiche che vengono effettuate sotto la guidfa e il controllo delle metodiche radiologiche. Attualmente più che di “metodiche radiologiche” si parla di “metodiche di diagnostica per immagini”, terminologia che comprende tutte le tecniche oggi a disposizione per la produzione di immagini mediche a scopo diagnostico, e quindi anche l’ecografia e la risonanza magnetica.

Le procedure utilizzate nella radiologia diagnostica sono meno invasive delle procedure chirurgiche tradizionali.

Il medico radiologo tratte moltissime patologie, dal momento che sono molte quelle che possono essere diagnosticate e trattate secondo diverse metodiche di diagnostica per immagini esistenti. Si va dalle patologie di origine batterica o parassitica a quelle di origine infiammatoria e neoplastica, passando per le patologie del sistema immunitario. 

Nel nostro centro è possibile effettuare qualsiasi tipo di radiologia tradizionale (rx torace, gambe e anca, sterno, clavicola, mano, gamba, ecc) e la mammografia.

 

COS’È LA MAMMOGRAFIA?

La mammografia è un esame fondamentale per la prevenzione del tumore alla mammella. Si tratta di una tecnica diagnostica morfologica (che studia forma e struttura della mammella) e consente di rilevare lesioni mammarie in fase precoce, che si presentano sotto forma opacità nodulari a margini irregolari, microcalcificazioni polimorfe, oppure aree di distorsione strutturale.
La mammografia impiega potenti radiazioni ionizzanti, ma le tecniche recenti permettono di utilizzare una dose di radiazioni ionizzanti estremamente bassa.

 

A COSA SERVE LA MAMMOGRAFIA?

La mammografia è un esame fondamentale per la prevenzione del tumore alla mammella, poichè è in grado di individuare anche lesioni di piccole dimensioni. Si consiglia di iniziare a sottoporsi a mammografia a partire dall’età di 40 anni, quando la struttura mammaria, modificandosi gradualmente, diventa meno ricca di componente ghiandolare e sempre più ricca di tessuto adiposo. 

Il limite della mammografia è rappresentato dalla “mammella densa”, in cui strutturalmente prevale la quota di tessuto ghiandolare rispetto a quello adiposo. In queste condizioni, la radiopacità omogenea indotta dal tessuto ghiandolare fa si che ci sia una possibilità di lesione non individuata. Per questo diventa indispensabile un valido supporto diagnostico della mammografia.

 

PREPARAZIONE ALLA MAMMOGRAFIA

La mammografia non necessita di nessuna preparazione. Per le donne non in menopausa è consigliabile sottoporsi alla mammografia tra il 5° ed il 12° giorno dall’inizio della mestruazione. Questo per evitare il picco ovulatorio, che rende la mammella molto tesa e spesso dolente. 

L’esame può essere effettuato da chiunque. La maggior parte dei carcinomi mammari diagnosticati in fase precoce si risolve positivamente; se invece la scoperta avviene in una fase più avanzata le possibilità di trattamento e guarigione sono più limitate. Tutte le donne che abbiano superato i 40 anni dovrebbero sottoporsi ad un programma di screening mammografico, come anche consigliato e promosso dal Ministero della Salute.

Viene prescritta alle donne sotto i 40 anni soltanto in pochi casi selezionati dallo specialista. In generale, sotto i 40 anni si preferiscono controlli clinici ed ecografici, sia per le caratteristiche strutturali della mammella (in cui predomina la componente ghiandolare), sia per evitare di sottoporre le donne ad un numero eccessivo di mammografie nel corso della vita (l’ecografia è infatti un esame che utilizza ultrasuoni e non radiazioni ionizzanti).

 

COME FUNZIONA LA MAMMOGRAFIA?

L’esame dura pochi minuti e viene eseguito con un particolare strumento radiologico chiamato mammografo, che è in grado di proiettare un fascio di raggi X mirato sulla mammella. Per rendere l’immagine più nitida e ridurre al minimo le radiazioni, la mammella viene posizionata su un apposito sostegno e compressa leggermente tra le due piastre plastificate. In questo modo i principali costituenti della mammella vengono compressi e dissociati, rendendo più facile il loro studio. La mammografia viene in genere seguita da una visita clinica e completata dal confronto con le mammografie precedenti per individiuare eventuali variazioni.

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